Background

Il MediBank IceHouse si trova a Melbourne, nel distretto di Docklands, ed è il più grande e prestigioso palaghiaccio d’Australia.

In applicazioni di questo tipo, poter contare su un sistema di refrigerazione affidabile ed efficiente è essenziale per garantire una temperatura costante e uniforme, oltre che un continuo controllo dell’umidità dell’aria. In mancanza di un sistema di refrigerazione efficiente si rischia di incorrere in conseguenze molto negative, quali un’eccessiva umidità, con i problemi di condensa che ne derivano, e la formazione di irregolarità sulla superficie della pista.

Obiettivi

Il cliente richiedeva la sostituzione del chiller esistente con uno nuovo e più efficiente. Il chiller esistente presentava infatti dei limiti in quanto prevedeva solo il funzionamento a 80l/s a -12 °C per la modalità “ice” e che non teneva in considerazione il problema dell’umidità. Il progetto aveva quindi l’obiettivo di risolvere il problema dell’umidità e di garantire un controllo costante e preciso della temperatura. Oltre a questo, vi era anche la necessità che il chiller potesse essere smontato e poi riassemblato all’interno del vano tecnico.

Progetto

Il progetto sviluppato da Geoclima ha visto la progettazione di un GHH B2240 WT-04, con compressore a vite e una capacità di 770 kW. La grande particolarità di questa unità sta nell’evaporatore, che è stato progettato dalla divisione R&D di Geoclima di concerto con i tecnici CROM, affinché fosse in grado di sopportare due modalità di funzionamento diverse: la modalità “ice” a 80l/s a -12 °C e la modalità “deumidificatore” a 40l/s. Una soluzione standard, come era quella precedentemente installata, non è infatti in grado di sopportare entrambi i lavori, con conseguenti problemi o lato “ice” o lato “deumidificatore”: da qui la necessità di una soluzione appositamente studiata come quella progettata da Geoclima.

Oltre che a livello di funzionamento, questo progetto ha rappresentato una sfida anche per quanto riguarda le operazioni di installazione. È infatti risultato necessario progettare il chiller affinché potesse essere smontato e i singoli componenti trasportati sulla pista di ghiaccio e calati attraverso un’apertura di 18800 mm2 all’interno del vano tecnico, dove il chiller è stato poi riassemblato.

Risultati

Grazie alla capacità di adattamento alle particolari condizioni di funzionamento e di installazione e all’ottimizzazione delle tecnologie a propria disposizione, Geoclima è riuscita a offrire una soluzione all’avanguardia, in grado di soddisfare pienamente le esigenze del cliente finale.